Questa rottura, questo spezzare il flusso comunicativo e il taglio delle partecipazioni in spazi di discussione (fatti salvi gli eventi della mia defunta libreria) per più di quattro anni è il solo dato di fatto che ho da mostrare ai miei "trenta lettori", per dirla con Mazoni. La necessità del silenzio è dovuta a quella che si potrebbe chiamare una congiunzione astrale negativa, un'espressione che però rende astratta e quasi magica una sfavorevole successione di eventi che mi ha portato verso una crisi profonda e di conseguenza al dover resettare l'intero sistema dei rapporti e delle priorità. Purtroppo il mettere fine a un'attività commerciale insieme alla perdita di una persona a me carissima sono stati due fattori che mi hanno portato a riflettere seriamente sul mio percorso, a tirare in barca i remi (anche quelli letterari, ahimè) e a prendermi una pausa sabbatica a tempo indeterminato per concentrarmi su ambiti che ritengo importanti e irrinunciabili.
Dopo molto tempo, per altrettante cause non dipendenti dalla mia volontà, si è creata una congiuntura di eventi che mi ha concesso la possibilità di tornare a parlare con le persone, in un dibattito pubblico sul tema Corpo e Potere, un argomento suggestivo, feroce, alle volte brutale. E mi è stato fatto l'onore di presentare Corpi, forse per l'ultima volta, con al mio fianco Danny armato di colori, tavola di legno e pirografo venerdì 16 marzo 2018.
Quindi, libri sottobraccio e pennarelli in mano, siamo andati.
In questi quattro anni e oltre che sono passati, ho corso, ho corso tanto, senza fermarmi mai a riflettere su quanto mi fosse mancato incontrare altre persone, cercare di riflettere con loro, lasciare un'impronta e per questo, ringrazio i ragazzi de Lo Spaz per la grande occasione che hanno dato a me e a Danny.
Speriamo che le nostre strade si incrocino ancora!