venerdì 30 marzo 2018

#Corpi e le Sabbie del Tempo Spazzate via dal Vento dei Giorni...


Era molto tempo che questo blog era inattivo. Ci sarebbero da spiegare molte cose, ci sarebbe da chiarire perché ho smesso di presentare libri dato che la penultima presentazione di Corpi è stata per le scuole superiori Misticoni/Michetti al Museo dell'Aurum di Pescara e risale all'estate 2013 e, inoltre, qui c'è un post che parla della terzultima apparizione mia e di Danny Jorket a Roma durante il CRAC! - Fumetti Dirompenti.
Questa rottura, questo spezzare il flusso comunicativo e il taglio delle partecipazioni in spazi di discussione (fatti salvi gli eventi della mia defunta libreria) per più di quattro anni è il solo dato di fatto che ho da mostrare ai miei "trenta lettori", per dirla con Mazoni. La necessità del silenzio è dovuta a quella che si potrebbe chiamare una congiunzione astrale negativa, un'espressione che però rende astratta e quasi magica una sfavorevole successione di eventi che mi ha portato verso una crisi profonda e di conseguenza al dover resettare l'intero sistema dei rapporti e delle priorità. Purtroppo il mettere fine a un'attività commerciale insieme alla perdita di una persona a me carissima sono stati due fattori che mi hanno portato a riflettere seriamente sul mio percorso, a tirare in barca i remi (anche quelli letterari, ahimè) e a prendermi una pausa sabbatica a tempo indeterminato per concentrarmi su ambiti che ritengo importanti e irrinunciabili.

Dopo molto tempo, per altrettante cause non dipendenti dalla mia volontà, si è creata una congiuntura di eventi che mi ha concesso la possibilità di tornare a parlare con le persone, in un dibattito pubblico sul tema Corpo e Potere, un argomento suggestivo, feroce, alle volte brutale. E mi è stato fatto l'onore di presentare Corpi, forse per l'ultima volta, con al mio fianco Danny armato di colori, tavola di legno e pirografo venerdì 16 marzo 2018.
Così, ho intravisto, se si vuole in maniera un po' vichiana, la chiusura di un ciclo e l'apertura di uno nuovo. Inoltre, una delle ragioni che mi ha spinto ad accettare l'invito dei ragazzi de Lo Spaz di Pescara senza pensarci due volte è legata a una coincidenza da non sottovalutare: questi ragazzi giovani, energici e volenterosi erano gli stessi ragazzi che anni prima, avendo saputo per via traverse della nostra opera, chiesero a me e a Danny di incontrarci all'Aurum. Perciò ero curioso di rivedere i loro volti, di rileggere i loro occhi, di sentire come erano passati questi anni.
Quindi, libri sottobraccio e pennarelli in mano, siamo andati.

In questi quattro anni e oltre che sono passati, ho corso, ho corso tanto, senza fermarmi mai a riflettere su quanto mi fosse mancato incontrare altre persone, cercare di riflettere con loro, lasciare un'impronta e per questo, ringrazio i ragazzi de Lo Spaz per la grande occasione che hanno dato a me e a Danny.
Speriamo che le nostre strade si incrocino ancora!