mercoledì 9 dicembre 2009

Articolo su Eidos - Roseto d.A.

Riporto l'articolo scritto su di me da Luigi Braccili, storico giornalista abruzzese, esperto di tradizioni e arte locale.

Un'opera prima
Maximiliano Sanvitale: impegnato fra il fantastico e l'onirico
Un libro di un giovane rosetano destinato a chi ama letture alternative
Fa parte della schiera delle quale di tanto in tanto ci occupiamo e che si identifica nella rubrica, tutta nostrana , "nati altrove, oggi rosetani".
Ebbene Maximiliano Sanvitale, giovane scrittore, catturato dalla passione, in senso di scrittura s'intende, per la fantascienza, ha pubblicato per OPERA editrice di Pietranico un'opera prima, scusate il bisticcio di parole, che reca il titolo più esplicativo di "Syncroniric" e che, con l'intenzione spinosa tematica presente/futuro, parte dal (2008) per inoltrarsi nel nebuloso futuro (2023).
Sanvitale, giovane laureate in Scienze della Comunicazione dell'Università di Teramo, ha deciso di intraprendere un itinerario nella scrittura non per opporre sfoghi ai ricorrenti nonché immancabili pruriti giovanili, bensì dopo un viaggio con abbondante residenza in U.S.A. (New York, Boston, Kansas City).
Ha scelto, per il suo esordio letterario un settore non leggero, ma serioso che induce alla riflessione, indicato  con un nome composto: fantascienza e che, durante la propria permanenza nell'oltreoceano, non ha mai smesso di chiamare "science fiction".
E' così che ne è venuto fuori che si rivela pulito, con toni sobri, ben lontani dalle impostazione correnti della instabile fantascienza e soprattutto la preparazione lessicale di chi scrive. Chi legge il libro, giusto per fare un esempio, non può non ammettere la validità quasi ritmica e rilassante dei dialoghi. commentando il testo, a fine lettura, c'è stato chi, non un critico. ma uno abituato a riflettere su quello che legge, ha previsto per il giovane un futuro di sceneggiaore, cine o tv non importa, ma c'è da crederci. Per ora è importante solo che il libro sia letto, o meglio si faccia leggere.
Non è certo una previsione paradossale.
(L.B.)





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