lunedì 23 novembre 2009

Getting a Cyber into the Punk










Il cyberpunk.: cos'è, dove nasce e dove ci ha portato?

Ad essere pignoli di storie allucinate e surreali, apocalittiche ed oscure, nonché figlie della psichedelia anni '60 e '70 ce ne sono molte e un autore su tutti può tranquillamente essere considerato il precursore del genere: Philip K. Dick.
Ma le acque da cui sono salpati i primi autori sono anche bagnate dalle distopie di Orwell e Huxley, veri e propri mondi tecnocratici.
Tuttavia, il genere cyberpunk nasce ufficialmente nel 1984 con l'opera di William Gibson The Neuromancer tradotto come Il Neuromante. Una storia che intrecciava il destino di emarginati (assassini, ricettatori, hackers), potenticorporationszaibatsu (mafia giapponese) e mondi virtuali, il tutto ambientato in futuro caotico e violento, onnivoro e oscuro. Una Terra consumata da un repentino progresso tecnologico, caratterizzato da mutamenti sociali ed economici velocissimi e segnato dalla fusione di corpo, mente e macchina.
Questo, forse, il nucleo stesso del movimento: l'integrazione e la convivenza nel corpo umano di chip, sensori, arti meccanici, giubbotti antiproiettili sottocutanei, artigli ad estrazione montati nelle braccia, rasoi che escono dalla punta delle dita, cyberdeck (futuristici computer usati per connettersi all'infinita Matrice) con spinotti da collegare direttamente nella nuca o nel polso. Ma non solo, sono anche molto forti le istanze dimutamento sociale, di rifiuto dell'esistente.





Questo era il futuro visto nella prima metà degli anni '80 da Gibson, ma non solo da lui: infatti a questi dobbiamo aggiungere, solo per citarne alcuni, Bruce Sterling (il co-fondatore del genere), Pat Cardigan (scrittrice) e John Shirley (sceneggiatore e scrittore). Proprio per la la peculiarità delle atmosfere e delle ambientazioni, il cyberpunk divenne presto un sottogenere della fantascienza e, secondo alcuni, il genere terminò con il romanzo del duo Gibson-Sterling The Difference Engine (trad. it. La macchina della realtà) che segnò l'avvento di un nuovo genere: losteampunk, che consiste nel mixare le atmosfere del passato con tecnologie avveniristiche. Di questo genere si considerano come precursori H.G. Wells e Jules Verne (e ci mancherebbe!), mentre gli autori contemporanei citiamo Michael Moorcock con la sua trilogia mai tradotta in Italia A nomad of the Time Stream e Gregory Keyes con The Age of The Unreason.. Tra i fumetti citiamo Steampunk di Joe Kelly e Chris Bachalo, La lega degli Straordinari Gentlemen di Alan MooreNei manga e negli anime c'è Trigun, di Yasuhiro Naitou. Infine, come dimenticare Ritorno al Futuro: Parte III?


Maximiliano Sanvitale per Carta Straccia

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